Direttiva Bolkestein, pronuncia devastante del Consiglio di Stato. Comunicato stampa del presidente Angelo Distefano

Le concessioni balneari devono essere riassegnate entro un tempo massimo di due anni tramite gare pubbliche, poiché l’estensione al 2033 è contraria al diritto europeo in quanto proroga automatica e generalizzata vietata da diritto comunitario.
Il Presidente dell’Associazione Le partite iva Italia, Angelo Distefano interviene sulla questione e il suo giudizio è durissimo: la pronuncia del Consiglio di Stato avrà conseguenze di inaudita gravità tali da sfigurare il nostro sistema turistico balneare che ha contribuito in modo determinante a diffondere l’immagine del made in Italy nel mondo.
La colpa, afferma Distefano, non va attribuita tutta ai magistrati che hanno applicato, sia pure in modo non convincente, la normativa Europea, ma alla politica colpevolmente incapace di tutelare e valorizzare le risorse del Paese.
L’applicabilità della direttiva Bolkestein alle spiagge Italiane non è solo un effetto del diritto Comunitario, ma è conseguenza della latitanza della politica che non ha voluto proteggere un comparto così importante per il Paese.
Emerge con evidenza la volontà politica di smembrare il tessuto economico attraverso lo sterminio della piccola impresa e la svendita delle migliori risorse alle multinazionali. Questo disastro è il fallimento di una classe politica che sarà ricordata per non essere stata capace di impedire l’esproprio di tante imprese, finora visto soltanto nei più spietati regimi autoritari.
Non vorrei, conclude Distefano, che si stesse forzando la mano oltre il sopportabile con il fine di fomentare disordini sociali per giustificare ulteriori compressioni dei diritti. Penso ad una celebre citazione, pensare male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca.
L’Associazione Partite Iva Italia sarà, anche in questa circostanza, al fianco delle partite iva nella lotta per la difesa diritti più elementari.
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