ECONOMIA CIRCOLARE

Comunità circolare: cos'è e come intendiamo realizzarla

Da anni il numero delle medie, piccole e micro attività, lavoratori autonomi compresi, continuano a ridursi e le relative aree produttive e commerciali vengono sistematicamente occupate da grandi corporate multinazionali che immettono sul mercato alimenti, manufatti, beni vari provenienti da ogni parte del mondo a tutto discapito e danno del territorio circostante sempre più desertificato sotto l’aspetto produttivo, commerciale, delle relazioni sociali.

Alla fine del 2015 erano presenti circa 8.500.000 partite iva; al 31 dicembre 2019 eravamo ridotti intorno ai 5.000.000 ed in continua diminuzione fino ad oggi.

La nostra idea è d’impegnarci nella creazione … tra noi titolari di partite iva, i nostri dipendenti che ovviamente vogliono mantenere il posto di lavoro, i familiari nostri e dei nostri dipendenti cui, per ovvie ragioni affettive, sta a cuore il posto di lavoro dei loro cari e la continuazione dell’attività stessa, … una Comunità produttiva e commerciale che ci permetta di tenere al nostro interno le nostre risorse rifuggendo dall’approviggionarci o dall’acquistare prodotti di consumo presso multinazionali che, trasferendo altrove i loro guadagni, impoveriscono noi, i nostri territori, i nostri discendenti.

Tra tutti, saremo potenzialmente oltre 30.000.000 di persone che potremo influire economicamente, socialmente, politicamente su ogni aspetto della vita del nostro Paese.

È un progetto che dipenderà esclusivamente dal volere e dal comportamento di ognuno di noi che andrà a beneficio e reciproco vantaggio di tutti.